PERCHÉ QUESTA NEWSLETTER L’attività del Centro In Europa è ripresa da tempo ma ci fa piacere approfondire un poco notizie che ci riguardano e altre che ci sono offerte dai nostri interlocutori. Dal punto di vista dei progetti, sono in corso “Edubank – Progetto di formazione e mediazione tra cittadini stranieri e sistema finanziario” e “Un E-book per l’Europa”, tentativi, in ambiti molto diversi, di tradurre in pratica principi e politiche dell’Unione europea: coniugare l’immigrazione con l’integrazione nelle nostre società; accrescere il ruolo della scuola nel creare cittadini europei consapevoli e partecipi. Poiché continuiamo a considerare il Mediterraneo un argomento di primario interesse – anche se la crisi dell’Europa l’ha resa maggiormente ripiegata su sé stessa – abbiamo chiesto al socio Vittorio Guandalini di scriverci una breve cronaca dalla Tunisia, paese che conosce e frequenta da molti anni e che sta attraversando un periodo molto delicato di transizione; e riportiamo con grande piacere la notizia, proveniente dal prof. Hamadi Agrebi, che avevamo avuto ospite per l’evento finale del progetto Edumed nell’aprile di quest’anno, che è nata un’associazione che promuove i legami culturali e linguistici tra la Tunisia e l’Italia. Quest’anno ricorrono i 20 anni del Centro In Europa e stiamo per questo lavorando a un numero “speciale” della rivista In Europa. Sosteneteci con le vostre idee e proposte, associatevi al Centro In Europa e abbonatevi ad “In Europa”. Quella attuale è una fase molto difficile per le organizzazioni culturali come la nostra e la vostra collaborazione è quindi ancor più essenziale.
Roberto Speciale, Carlotta Gualco
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