Il 14
giugno 2012 nella sala del Consiglio Provinciale di Genova è stato
presentato il volume “Il Lavoro” di Genova. Storie e
testimonianze (1903-1992), a cura di Marina Milan e Luca Rolandi,
frutto di una ricerca ideata nel 2010 da Giorgio Devoto per dare
visibilità al progetto di digitalizzazione del quotidiano, ormai in
fase avanzata di realizzazione. Nato all’alba del 900 “Il
Lavoro” è stato un asse importante del sistema informazione della
città spaziando sempre dalla politica alla cronaca, dall’economia
alla cultura. Sino alle soglie degli anni ’70 la sua storia si
intrecciava con la storia tutta genovese di carbonin ed
operai, protagonisti di grandi battaglie per rivendicare diritti; il
giornale era la voce della loro dignità, sempre dalla parte dei
lavoratori, sempre pronto a portare le notizie del lavoro in prima
pagina. Da vent’anni “Il Lavoro” non è più in edicola come
testata autonoma perché nel 1992 è transitato nelle pagine
dell’edizione locale di “Repubblica”, salvata da uno dei più
forti gruppi editoriali. Gli anni di Giusepppe Canepa, di Giovanni
Ansaldo, di Umberto Vittorio Cavassa, di Sandro Pertini hanno
consolidato la popolarità del giornale fissandola ancora oggi
nell’immaginario dei genovesi e di tutte le firme che hanno animato
la redazione nelle diverse sedi fino all’approdo in via XX
Settembre.
Eppure,
fino ad oggi, la storia di questo quotidiano resta consegnata più
ai ricordi di tanti protagonisti che al rigore di una ricostruzione
storica. Negli anni ’80 Paolo Murialdi, giornalista e storico di
rilevanza nazionale, cominciò a concepire la grande storia del
“Lavoro” da scrivere insieme a Luca Borzani per conto del Centro
studi sul giornalismo Gino Pestelli di Torino. Il libro non uscì mai
ma il progetto, ben definito in ogni parte, è stato ritrovato tra
le carte di Murialdi depositate presso la Fondazione Mondadori di
Milano. Per questo il volume di Milan e Rolandi riprende le fila da
quel Progetto Lavoro e ripresenta i due capitoli che Borzani e
Murialdi avevano pubblicato in anteprima sulla rivista “Problemi
dell’informazione” tra il 1989 e il 1992. In questa prima trama
si inseriscono i saggi di Anita Ginella, Ornella Cocorocchio, Luca
Rolandi Cristiana Olcese, Marina Milan e Silvia Rivetti. La seconda
parte del libro ci consegna le testimonianze inedite (ed
appassionate) di tanti giornalisti che, pur avendo carriere di
dimensione nazionale, conservano netto il ricordo del loro passaggio
al “Lavoro”.
La
digitalizzazione dell’intera collezione de “Il Lavoro”,
caparbiamente sostenuta dalla Compagnia Pietro Chiesa e dalla
Provincia di Genova, dovrà aprire la strada a nuove e più
approfondite ricerche sul quotidiano che ha ritmato la storia del
“secolo breve” di Genova, compressa tra il suo porto e le sue
fabbriche, laboratorio politico e sociale, ricca di intelligenze
capaci di inserirsi nei diversi ambiti del circuito nazionale ed
internazionale della cultura.
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