AVVISO AGLI INSEGNANTI
Cercasi volontari per il progetto Un E-book per l’Europa
Come far dialogare scuola e università sui temi dell’integrazione europea? L’Unione europea ha chiesto di ricevere proposte in questo senso, attraverso l’azione Jean Monnet “Learning EU at school”, nell’ambito del Programma di apprendimento permanente.
Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Genova insieme al Centro In Europa e all’associazione di insegnanti di storia Clio ’92 hanno proposto di tentarci con la redazione di un e-book e l’idea è piaciuta all’Unione europea, che ha deciso di sostenerla finanziariamente.
Un gruppo di docenti dell’università e della scuola secondaria di secondo grado sta quindi lavorando dal marzo di quest’anno alla predisposizione di testi di riferimento e di proposte di metodologie didattiche da impiegare a scuola su alcuni temi prioritari: la storia dell’integrazione europea, le istituzioni europee dopo il Trattato di Lisbona, la Strategia Europa 2020 sotto il profilo dell’euro e della governance economica e della sostenibilità ambientale, il ruolo dell’Unione europea nel mondo e i temi dell’immigrazione sotto il profilo dei diritti e dell’integrazione.
Le proposte del gruppo di lavoro saranno presentate e discusse nei prossimi mesi di ottobre e novembre, in occasione di seminari-laboratori – uno su ciascun tema – aperti a tutti gli insegnanti delle scuole superiori della Liguria. Sulla base di questa consultazione verranno elaborati i testi definitivi dell’e-book, che verrà presentato a dicembre.
Il progetto Un E-book per l’Europa vuole realizzare un esperimento di condivisione che costituisca una buona pratica da diffondere a livello nazionale ed europeo. Può contare in questo senso sul supporto di Regione Liguria che, attraverso il suo Settore Organizzazione scolastica e politiche per gli studenti, ne ha fatto una sperimentazione nell’ambito del suo Piano per il Diritto allo Studio 2011-2013.
Per maggiori informazioni sul progetto Un E-book per l’Europa si può consultare la sezione “Progetti” del sito del Centro In Europa.
C.G.
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